Non esiste un modo "corretto" o "sbagliato" di fare un partizionamento, dipende tutto da cosa vuoi ottenere
La guida che hai trovato è sicuramente valida e funziona.
Per quanto riguarda ext3 ed ext4, l'ext4 ormai è un formato stabile, è lievemente più insicuro (ovviamente nei casi molto al limite) dell'ext3, nel senso che in casi estremi ed altamente improbabili in cui il sistema viene terminato brutalmente (per esempio se viene a mancare la corrente) esiste la remota possibilità di perdere qualche modifica ai file con l'ext4, cosa che con l'ext3 non succederebbe.
L'ext4 è, rispetto all'ext3, molto più veloce, gestisce molto meglio i file temporanei, supporta file molto più ampi e gestisce molto meglio il problema della frammentazione, eliminandolo completamente. Nell'ext3 la frammentazione esisteva, ma i suoi effetti non erano manifesti fino a quando il volume non era praticamente pieno.
Io in genere faccio queste partizioni:
1) partizione di swap, se ho meno di 2GB di RAM, la faccio del doppio della mia RAM, altrimenti la faccio della stessa grandezza della mia RAM, ovviamente formattata con swap.
2) partizione dei file temporanei (con mount point in:
/tmp) la faccio di una decina o ventina (se ho voglia di esagerare) di GB, se vuoi usare l'ext4 usa pure lo stesso formato, altrimenti, se usi l'ext3, ti consiglio di formattare questa partizione con l'ext2, cosi non avrai l'overhead del journaling. In genere non sono in molti a fare
/tmp in una partizione separata, se non ti va puoi evitare di farlo, in questo caso
/tmp verrà incluso nella partizione seguente.
3) partizione con mount point a root (ovvero:
/) delle dimensioni dai 60GB ai 150GB, è dove verranno create tutte le cartelle del filesystem eccetto
/home e
/tmp, formattata con ext4 o ext3, in base alle tue preferenze.
4) partizione di home (con mount point in
/home), tutto lo spazio rimanente, formattata con ext4 o ext3, analogamente a quella di root. Qui è dove avranno i loro dati tutti i tuoi utenti normali.
Di solito le ultime 3 partizioni che ho elencato le racchiudo in una partizione estesa, ma questo solo se ho intenzione di mettere altre partizioni nell'hard disk, in modo da dare la possibilità di contenere più sistemi operativi qualora ne avessi voglia.
In genere le partizioni le faccio esattamente in quell'ordine, alternando, a seconda dell'uso che farò del computer, i punti 3 e 4.
Questo perché di solito le letture dei dati del disco che stanno all'inizio son più veloci di quelli che stanno alla fine (questo a causa della meccanica del disco fisso), quindi può essere utile porre vicino all'inizio i dati che serve che siano più veloci (quindi swap, file temporanei e poi cartella di home o di root, a seconda di come usi il PC). Questa affermazione naturalmente non si applica ai dischi SSD e non è certamente assoluta, dato che molto dipende anche dalla gestione delle letture/scritture del sistema operativo. È anche possibile che la differenza non si noti.
Tutti i valori delle grandezze delle partizioni sono indicativi e sono da adattare alle tue esigenze, li ho fatti a occhio basandomi sulla grandezza del tuo disco, non sono da prendere come legge assoluta o frutto di una misteriosa equazione matematica
